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  • Cantina Fontesecca

    [SE:fontesecca]

    AZIENDA
    Il Vino Biologico nasce dalla storia e dall'esperienza
    Una storia di vite e vini lunga quattro generazioni è l'eredità spirituale che Paolo Bolla ha trasferito dal Veneto, sua terra natale, all'Umbria. Qui ha incontrato un territorio intatto di grande fascino, a sua volta figlio di una storia millenaria che sa di acqua e sale, e ancora oggi tradisce la sua origine marina nella composizione del terreno di argilla e tufo, ricco di scheletro. Perché dove oggi prosperano la vite e l'olivo un tempo si stendeva l'oceano. Il ricordo di quell'antico ambiente oggi si traduce nel rispetto dell'originalità del territorio, e nel legame con esso e con le generazioni passate che l'hanno vissuto e lavorato: per questo sulle etichette dei vini di Fontesecca compaiono fossili di conchiglie, parte integrante del terroir. Vini che, a loro volta, hanno scelto di esaltare l'originalità di vitigni locali come il Trebbiano Toscano, la Malvasia, il Grechetto, il Ciliegiolo, il Canaiolo e il Sangiovese coltivati e lavorati in pieno rispetto della loro naturalità, secondo i dettami della vitivinicoltura biologica. Rispetto, natura, originalità, storia, qualità della vita... sono le radici della filosofia di Fontesecca e del suo vino biologico, posta a Città della Pieve (PG), al confine con la parte meridionale della provincia di Siena. Ma per essa più che le parole contano le azioni, anzi i prodotti: olio e vino biologico, appunto. Piccole produzioni realizzate con la competenza di oggi, la sapienza di ieri e la tradizione di sempre e che per questo parlano tutte le lingue del mondo.

    OSPITALITÀ
    Piandisette
    Casa padronale (280 m2) restaurata e trasformata in accogliente residenza di campagna nelle verdi colline toscane ai confini con Umbria e Lazio, punto di partenza ideale per escursioni alle vicine zone termali. Posizione molto tranquilla in un dolce paesaggio collinare. La casa è situata su una collina dalla quale si gode una bellissima ed ampia vista sulla campagna. Il casolare è circondato da un parco e da un giardino esclusivo recintati (10.000 m2 ca.), dove è situata la piscina (6x12) con doccia esterna e pergolato attrezzato. Parcheggio. Possibilità di prima colazione (da pagare sul posto). INTERNI: P.T.: soggiorno con camino (TV satellitare), pranzo, cucina (forno, freezer, lavastoviglie, lavatrice) con accesso a loggiato attrezzato, 1 camera doppia, 1 a 2 letti con guardaroba e soppalco con 3° letto supplementare, 1 bagno con vasca, piccolo WC. 1°P.: soggiorno/pranzo, cucinotto, 1 camera doppia con guardaroba, 1 a 2 letti con guardaroba e 3° letto supplementare, 1 doppia con bagno con doccia, 1 bagno con vasca. Ventilatori a soffitto nelle camere. Disponibili 2 lettini per baby. Arredamento confortevole. Riscaldamento centrale. Barbecue. DISTANZE: 5 km Cetona (negozi di ogni genere), 12 km S. Casciano Bagni e Sarteano, 15 km Chiusi, 22 km Chianciano Terme, 30 km Montepulciano, 32 km il Lago Trasimeno, 53 km Cortona, 93 km Siena, 120 km Firenze.

  • Agricola Piano

    [SE:agricola_piano]

    LA QUALITÀ AL PRIMO POSTO
    L’azienda nasce con nostro padre nel 1966, ma da molte generazioni la nostra famiglia si occupa di agricoltura e di ulivi della varietà Peranzana.
    In quanto primogenito ed unico figlio maschio fin da bambino fui educato per proseguire la tradizione familiare. Ben presto capii che era un mestiere frustrante perché non solo bisognava a volte piegarsi agli eventi atmosferici avversi ma anch allo strapotere dell’industria alimentare che non ci permetteva di avere il giusto ritorno al nostro duro lavoro.
    Per questo motivo al termine dei miei studi decisi di non continuare la tradizione familiare dedicandomi ad altro, ignaro del mio destino che in seguito, con la morte di mio padre, mi portò ad occuparmi di nuovo della nostra piccola azienda.
    Attualmente infatti sono con successo un piccolo agricoltore che trasforma e vende in filiera corta tutto ciò che produce in campo, attraverso un patto etico con il consumatore basato su due cardini:
    1. L’alta qualità dei miei alimenti che è ottenuta innanzitutto in campo e successivamente attraverso la ricerca di antiche ricette e l’attento studio de processi di trasformazione che preservino i valori nutrizionali e le caratteristiche organolettiche.
    2. Produrre in modo etico, “coltivare in modo naturale e produrre alimenti sani perché il cibo non solo ci nutre ma previene e cura i nostri malanni”:
    a. Rispettando l’ambiente;
    b. Tutelando le varietà autoctone e diversità biologiche;
    c. Opponendomi al processo di standardizzazione dei gusti e delle culture, producendo cibi tradizionali totalmente naturali;
    d. Contrapponendomi allo strapotere dell'industria agroalimentare dimostrando che si può e di deve produrre il cibo partendo dalla qualità e non dalla fascia di prezzo.

    Attualmente produco:
     Olio Extravergine di Oliva da Monocultivar Peranzana, pluripremiato tra i migliori in Italia;
     Olive Peranzana in Acqua di Mare, sono unico al mondo a produrle con questo metodo arcaico e sono per questo anche vincitore di un premio;
     Verdure in Olio Extravergine di Oliva di Peranzana (Carciofi, Pomodori, Lampascioni, Zucchine e Melanzane);
     Paté in Olio Extravergine di Oliva di Peranzana (Olive, Carciofi, Pomodori, Lampascioni)
     Farina (Grano Tenero tipo “0” e tipo “Integrale”, Semola Rimacinata di Grano Duro e Farina di Mais) prodotte con le seguenti caratteristiche:
    o Grano di altissima qualità Pugliese;
    o Contengono il germe di grano;
    o Assenza di chimica;
    o Prodotte su prevendita per preservare i valori nutrizionali e
    organolettici.

     Legumi (Fave e Ceci).

    Il filosofo Feuerbach asseriva: ”Noi siamo quello che mangiamo”. In realtà il cibo influenza non solo il fisico ma anche la coscienza ed il modo di pensare. Non solo, da quello che mangia (e anche da come mangia) si può riconoscere un uomo.
    L’attenzione alla salute del cliente e l’alta qualità sono le linee guida della nostra attività. Questa scelta ci permette di essere presenti sulla carta degli oli di molti ristoranti Top, di essere presenti negli assortimenti di molte gastronomie ed enoteche, ma soprattutto ci permette di essere presenti sulle tavole di quelle persone che amano il cibo sano e che hanno il giusto atteggiamento per il benessere di mente e corpo.

    Il Territorio
    L’Agricola Piano è situata nell’Alto Tavoliere delle Puglie, nel territorio di Apricena, alle pendici del Gargano.
    La pianta di ulivo è una pianta molto esigente dal punto di vista pedoclimatico, essa nasce in Asia occidentale ai margini del deserto, per tale ragione non ama l’umidità ed il ristagno di acqua, ama terreni poveri e ben drenati, non ama il freddo (a -6°C muore) e per tali ragioni essa non è presente oltre certe latitudini ed altitudini. L’ulivo è una pianta molto diffusa nel meridione d’Italia e nel nostro territorio riesce ad esprimere il massimo della qualità.
    Nello specifico il mio uliveto si trova a circa 10 chilometri in linea d’aria dal mare, sul lato esposto a sud di una piccola collina, su un terreno sabbioso ed in un territorio a vocazione agricola privo di qualsiasi industria che possa inquinare l’aria oppure il suolo, tutte caratteristiche che favoriscono la produzione di un olio pugliese eccellente.

  • Agrobirrificio Artigianale Villa Chazil

    [SE:villa_chazil]

    Pronuncia ed etimologia del nome
    Villa Chazil (fonetica: /katsil/; pronunciato kazil) è il nome storico di Villacaccia menzionato nei primi documenti risalenti al 1145 (Katzlinsdorf il toponimo tedesco).
    La scelta del nome vuole legare la storia della piccola frazione del comune di Lestizza, dove si trovano la maggior parte dei terreni dell’azienda agricola, alla realtà odierna del micro birrificio. a testimonianza dell’intensa coesione con la terra che viene lavorata ricorrendo ad un’agricoltura integrata con rotazione delle colture.

    Logo
    Il riccio è stato scelto come simbolo del birrificio in quanto è un’animale molto comune in campagna e importante per il suo ecosistema .
    Il riccio rappresenta quindi la rispettosa attenzione che qui a Villa Chazil prestiamo nelle singole fasi che partendo dalla terra portano il nostro orzo ed il luppolo nel vostro boccale.

    I terreni
    I terreni nel comprensorio di Villacaccia sono a scheletro prevalente e poveri in sostanza organica, pertanto sono stati per lungo tempo destinati prevalentemente a prato e pascolo. Solo nel secolo scorso l’installazione di impianti di irrigazione ha dato un nuovo impulso all’agricoltura intensiva ed in particolar modo alla monocoltura di mais in quanto la più la redditizia.
    Questa monosuccesione ha ulteriormente impoverito i terreni in quanto ai tradizionali concimi di origine zootecnica venivano preferiti i concimi di sintesi chimica. Qui a Villa Chazil si è scelto di riprendere le buone pratiche agronomiche di rotazione delle colture; inoltre si affiancano le moderne tecniche di concimazione con lo spargimento di letame che arricchisce il terreno di sostanza organica.

    La produzione
    La produzione della nostra birra comincia in campo dove coltiviamo l’orzo distico da birrache una volta giunto a maturazione viene raccolto e conferito in malteria. Qui viene fatto germinare con lo scopo di produrre gli enzimi necessari alla trasformazione dell’amido in fase di ammostamento e successivamente essiccato.
    Prima operazione della cosiddetta “cotta”, l’insieme delle fasi di produzione del mosto di birra, è la macinazione del seme intero necessaria per ottenere una buona resa nella successiva fase di ammostamento dove il malto viene miscelato con acqua calda al fine di produrre zuccheri fermentescibili e destrine (quest’ultime sono responsabili della stabilità della schiuma nel prodotto finito).
    Terminato l’ammostamento il mosto viene filtrato sulle trebbie e quindi portato nel tino di cottura dove durante l’ebollizione del mosto il luppolo viene aggiunto in due gettate: una ad inizio cottura (luppolo amaricante) ed una al termine (luppolo aromatizzante).
    Sempre nel tino cottura viene quindi eseguito il whirpool ovvero una centrifugazione necessaria a chiarificare il mosto di birra che viene poi raffreddato e travasato nei fermentatori dove verrà inoculato il lievito necessario per la fermentazione. Al termine della fermentazione primaria la birra viene mantenuta nei fermentatori per la fermentazione secondaria (maturazione), al termine della quale verrà grossolanamente filtrata e quindi rifermentata in fusti e bottiglie.

    La birra agricola
    Il decreto 212 del 2010 introduce per le aziende che producono orzo e/o malto d’orzo la possibilità di aprire un birrificio aziendale includendo la produzione di birra tra le attività agricole.
    A Villa Chazil viene prodotto solo orzo distico ad uso da birra che viene maltato e poi conservato in azienda fino al momento dell’utilizzo.
    Nel 2013 sono state piantate le prime piantine di luppolo che in un vicino futuro ci permetterà di brassare una birra a filiera corta 100% friulana.
    Il birrificio dispone di un moderno impianto da 20 hl che prevede la possibilità di lavorare in doppia cotta e quattro fermentatori con una capacità complessiva annuale di circa 1500hl.

    La storia
    La birra non è mai stata inventata: fu scoperta presso la civiltà sumera probabilmente in seguito ad un’abbondante raccolto cerealicolo e presto prese il nome “sikaru” ossia “pane liquido”.
    L’adattabilità climatica dell’orzo agevolò la diffusione della birra la cui produzione venne ripresa ed affinata presso gran parte delle popolazioni del mondo antico e, in epoca successiva, presso i monasteri dove i monaci custodirono gelosamente ricette e segreti della sua produzione. Probabilmente fu la bevanda più salubre in circolazione nel medioevo in quanto l’acqua di produzione veniva portata ad ebollizione.
    Nel 1516 l’editto della purezza (Reinheitsgebot) di Guglielmo IV stabilì quali fossero le sole materie prime con le quali brassare: acqua, malto d’orzo, luppolo (e lievito naturalmente).
    Significative innovazioni nel settore birraio giunsero nel IXX secolo con l’avvento della rivoluzione industriale e quella scientifica: termometro, macchina a vapore, macchina del freddo nonché gli studi di Louis Pasteur sui lieviti permisero ai birrai di avere pieno controllo nelle fasi di produzione e conservazione della birra.
    In Italia la birra venne introdotta dagli etruschi ma fu trascurata dai romani che la considerarono una bevanda inferiore al corroborante vino. Anche presso i monasteri la produzione di birra fu trascurabile; solo nella prima metà del 1800, ad opera di lungimiranti imprenditori d’oltralpe, aprirono i primi birrifici.

  • Alessandro di Camporeale

    [SE:alessandro_di_camporeale]

    PASSIONE DA GENERAZIONI
    Una famiglia impegnata in viticoltura sin dai primi del 900, che vede nei fratelli Rosolino, Antonino e Natale, affiancati dai figli Anna, Benedetto e Benedetto, gli artefici di una rivoluzione produttiva centrata sul vigneto e sulle buone pratiche enologiche, che ha dato vita a vini di grande impatto e struttura, morbidi, eleganti e di grande equilibrio.
    Vini che nascono in vigna, tra i filari e dalla passione delle persone che lo conducono.
    Alessandro di Camporeale è un’azienda dove le nuove generazioni riscoprono l’orgoglio della propria identità, condividendo un progetto produttivo che ha solide radici nella storia di questa famiglia. Sono i tre cugini Alessandro, il futuro di questa Cantina che, con loro, si rinnova e guarda con nuova passione e speranza al terzo millennio. Da Anna, responsabile dell’enoturismo e della comunicazione, a Benedetto, l’enologo che segue tutto il processo produttivo, in vigna come in cantina, all’altro cugino, pure lui Benedetto, responsabile del marketing dell’azienda di famiglia. Nuove risorse umane e nuove specializzazioni per proseguire, con fiducia, una storia aziendale diventata l’emblema di un territorio vitivinicolo di grande pregio.

    IL TERRITORIO
    FASCINO E STORIA
    È nel piccolo centro agricolo di Camporeale, nell’alto Belìce, in provincia di Palermo, alle falde delle colline che sovrastano la pianura di Mandranova, che nasce l’Azienda vitivinicola Alessandro di Camporeale.
    Un territorio antico, ricco di storia e di fascino, dove l’agricoltura è sempre stata l’attività prevalente, segnando in profondità la cultura di questa comunità dell’entroterra palermitano.

    IL VIGNETO
    In un territorio posto tra 400 e 600 metri sul livello del mare contraddistinto da un clima mite ma non arido con significative escursioni termiche tra il giorno e la notte si estendono i 35 ettari di vigneto, su un totale di 50, di cui 2 destinati alla produzione di olio. È in questi terreni argillosi e calcarei che la famiglia Alessandro punta alla valorizzazione di varietà autoctone, come Nero d’Avola, Catarratto e Grillo, e di varietà internazionali come Syrah e Sauvignon Blanc che si sono ben adattate al territorio di Camporeale.
    I metodi di allevamento privilegiano il sistema a spalliera con cordone speronato per le varietà a bacca rossa; per quelle a bacca bianca, invece, è stato scelto un sistema a spalliera allevato a Guyot.
    Tutte le attività sulla vite sono condotte manualmente: dalla potatura verde, cimatura, defogliazione e diradamento dei grappoli, sino alla vendemmia. Tutto avviene seguendo i principi dell’agricoltura biologica e utilizzando piccoli ma importanti accorgimenti: dalle rose, preziose sentinelle che segnalano in anticipo gli eventuali attacchi di oidio, al sovescio, tecnica che consiste nell’impianto tra i filari di colture erbacee, quali le leguminose, principalmente al fine di favorire la fertilizzazione del terreno e preservarlo da fenomeni erosivi, alle misure a sostegno della biodiversità, come l’impianto di siepi e arbusti o la realizzazione di cumuli di pietre nelle vicinanze dei filari, che consentono l’insediamento di tanti organismi preziosi nel combattere gli attacchi parassitari.
    L’esperienza, la profonda conoscenza dei terreni e del vigneto sono da Alessandro di Camporeale una regola di salvaguardia dei valori produttivi
    dell’azienda ed una prerogativa per ottenere l’optimum qualitativo.

    LA CANTINA
    Vinificazione e affinamento
    È qui che Natale e Benedetto, responsabili della produzione, vinificano le uve provenienti esclusivamente dalla tenuta di famiglia, reinterpretando la tradizione enologica siciliana attraverso le moderne tecnologie, esaltando le caratteristiche organolettiche delle uve per ottenere vini di gran pregio, espressioni di uno straordinario territorio.
    Costruita nel 2000 secondo le nuove concezioni tecnologiche, la cantina è dotata di moderne attrezzature e locali appositamente termocondizionati, per l’affinamento e la maturazione dei vini. Per il Syrah vengono utilizzati tonneaux in rovere francese per un affinamento di circa dodici mesi, cui segue almeno un altro anno in bottiglia a una temperatura costante di 18 °C. Il Sauvignon Blanc, il Catarratto, il Grillo e il Nero d’Avola, rimangono invece per sei mesi in vasche d’acciaio, per poi affinare ulteriormente alcuni mesi in bottiglia.

  • Antico Pastificio Morelli

    [SE:pastificio_morelli]

    La nostra azienda, da cinque generazioni produce pasta in Toscana, ad oggi il management è portato avanti dai fratelli Antonio, Lucia e Marco. Con tecniche artigianali, vengono prodotte paste secche sia classiche che particolari. Il tutto parte con un’attenta selezione della semola italiana o toscana e delle altre materie prime assemblate con le stesse tecniche di una volta, quindi impasto lento, trafile di bronzo, stesura a mano su telai ed essiccazione a bassa temperatura (massimo 50° per 36 ore) in un ambiente idoneo e rispettoso di tutte le normative, lo stabilimento non grande ma dotato di tutte le migliori tecnologie certificato IFS high level.

    La vera caratteristica che ci rende unici fra tutti i pastifici, sia artigianali che industriali, é che solo noi inseriamo il germe di grano nella pasta.

    Il Germe di grano è il cuore del chicco, contiene Vitamine e proteine vegetali, normalmente, durante la macinazione del cereale, viene escluso dalla semola per ridurne la deperibilità. Attraverso la lavorazione artigianale lo reinseriamo, sempre fresco all’interno della semola. Durante la cottura l’acqua si tinge leggermente di verde e si sprigiona un intenso profumo di grano, nella sua semplicità, meraviglia. Anche aggiungendo un solo filo di olio abbiamo una pasta dal sapore veramente buono ed unico. Facendo perno sull’ artigianalità e flessibilità produttiva riusciamo a proporre una gamma molto vasta, fra cui: la pasta al Germe di Grano, le Tipicità Regionali, la pasta all’ Uovo e Germe di Grano, la pasta Integrale di filiera Toscana e Integrale Senatore Cappelli, pasta di Legumi, pasta Senza Glutine, Grani Antichi, Farro e Kamut, Aromatizzata monogusto, multicolore.

    IL PASTIFICIO
    Il segreto del Germe di Grano
    I prodotti dell’Antico Pastificio Morelli sono unici nel loro genere.
    Il segreto è un ingrediente che non si trova nelle paste comuni.
    Si tratta del germe di grano, che costituisce il cuore del chicco, e contiene vitamina E, vitamina D e proteine vegetali. Normalmente, durante la macinazione del cereale, il germe di grano viene escluso dalla semola per ridurne la deperibilità. Le grandi industrie sono costrette a lavorare farine senza il germe di grano.
    La lavorazione Artigianale dell’Antico Pastificio Morelli consente di poter reinserire il germe di grano, sempre fresco, dentro la semola.
    Da qui lo slogan “SIAMO D’UN’ALTRA PASTA”.
    Dopo anni di utilizzo del germe di grano, l’Antico Pastificio Morelli è riuscito ad ottenere una pasta con uno straordinario e inconfondibile sapore.
    L’Antico Pastificio Morelli, nato nel 1860, è un’azienda a conduzione familiare. Dopo cinque generazioni sono oggi ifratelli Morelli, Lucia, Antonio e Marco, a portare avanti la tradizione di famiglia. Il pastificio produce tante specialità, lavora prodotti semplici con antiche tecniche artigianali, evitando l’uso di conservanti e coloranti.
    Il risultato è una pasta sana, genuina, dal sapore ricco e consistenza corposa.
    Fra i prodotti Morelli troviamo gli articoli classici, come i TACCONI al germe di grano o le paste della tradizione come i PICI di SIENA e le TAGLIATELLE al FARRO ; inoltre il Pastificio Morelli produce una serie di paste aromatizzate fra cui le specialità allo zafferano, ai funghi porcini, al nero di seppia.
    Si ha così una gamma completa di tutto quello che è pastificazione.
    La pasta è distribuita nei migliori negozi in Italia e all’estero.
    La confezione particolarmente invitante fa si che il prodotto sia destinato anche alla regalistica.

    PASTA AL GERME DI GRANO
    La Pasta al Germe di Grano Morelli è una pasta unica nel suo genere.
    Il segreto è il reinserimento del Germe di Grano. Il germe di grano, che costituisce il cuore del chicco, è naturalmente ricco di Proteine vegetali, Sali Minerali e Vitamine.
    Chi ha provato la Pasta al Germe di Grano riconosce le sue caratteristiche inconfondibili: profumo e sapore di grano, ottima consistenza e tenuta alla cottura.
    Una particolarità: durante la cottura si sprigiona un intenso profumo di grano e l’acqua si tinge leggermente diverde proprio per la presenza del germe di grano.
    La Pasta Morelli è considerata di primissima qualità, non solo perché contiene il germe di grano, ma anche perché è fatta con le migliori semole che vengono lavorate con tecniche tutte artigianali. Dopo una stesura sui telai, l’ essiccazione avviene in cella a bassa temperatura. In questo modo vengono mantenute tutte le caratteristiche organolettiche e nutritive del prodotto.
    Sono disponibili diverse varietà e diversi formati: dalla Linea Classica al Germe di Grano, alla linea con Germe di Grano e Uovo, le linea Aromatizzate – Classiche e Particolari, dalla Pasta ai Cereali agli Straccetti e Pappardelline.

    CHE COS’È IL GERME DI GRANO?
    Il germe di grano è il cuore del chicco di grano, ricco di sapore e principi attivi nutritivi. Normalmente durante la macinazione del chicco il germe viene tolto per facilitare la conservazione delle farine. Il Pastificio Morellicon tecniche artigianali riesce a reinserirlo perchè lo lavora fresco immediatamente.
    La pasta è buona se regge la cottura…


    E IL SAPORE?
    Dopo anni di utilizzo del germe di grano l’Antico Pastificio Morelli è riuscito ad ottenere una pasta con uno straordinario e inconfondibile sapore. Durante la cottura si sprigiona un intenso profumo di grano e l’acqua si tinge leggermente di verde proprio per la presenza del germe di grano fresco. …è diversa …è buona condita anche con un solo filo di olio.

  • ARTIGIANQUALITY

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    L'azienda nasce da una forte tradizione familiare iniziata dall’artigiano Silvio Scapin che, da più di 30 anni, propone alla sua clientela prodotti d’eccellenza.

    Le mortadelle sono il loro orgoglio di famiglia, perché sono il frutto di una lunga sapienza artigianale e della ricetta messa a punto da Silvio Scapin che rispetta i canoni di una corretta alimentazione.
    Essa si basa su una filiera corta, materie prime di altissima qualità, carni biologiche certificate, lavorazione interamente artigianale a cottura lenta, senza l’utilizzo né di logiche né di macchinari industriali, nel rispetto della vera tradizione bolognese.

    Tutti i prodotti sono inoltre privi di farine, latte, lattosio, derivati dal latte, coloranti e polifosfati aggiunti.
    L’assenza di sottoprodotti della carne, come cotenna ed emulsione di cotenna, dona alle mortadelle un’altissima digeribilità; carni provenienti dai migliori allevamenti allo stato semi brado delle colline bolognesi, in grado di fornire materie prime fresche e di altissima qualità

  • Azienda Agricola Biologica Torre A Oriente

    [SE:azienda_agricola_biologica_torre__a_oriente]

    L’azienda è sita in Torrecuso, a circa 20 Km da Benevento, una terra caratterizzata da colline verdeggianti ed incantevoli paesaggi, dove da secoli l’amore per la vigna e la passione per il vino sono cultura e parte integrante della vita della popolazione.

    TORRE A ORIENTE, inserita nello splendido contesto collinare del massiccio del Taburno, terroir ideale per la coltivazione di Vitis Vinifera, integrando la tipicità dei vitigni autoctoni con le migliori tecniche colturali e la ricerca della qualità a partire dalla vigna, inserisce i suoi prodotti in un meraviglioso panorama di vini di pregio.

    L’azienda, condotta da Patrizia Iannella, nasce nel 2002 e rappresenta l’evoluzione di una tradizione centenaria che ha sempre espresso la ricchezza e la generosità della terra nella genuinità e serbevolezza dei suoi prodotti.Latitolarecomincia,dapprima,unaristrutturazionedeivignetiaziendali,passandodaunaformaatettoad unaformaaparete.Lasceltadiunaformad’allevamentoinverticale,èdettatadaldesideriodielevarelostandard qualitativo del prodotto finito e semplificare le tecniche di gestione, in modo da poter conciliare un’ottimizzazione dei costi aziendali con un incremento del potenziale enologico. Inoltre, con una forma d’allevamento a contro spalliera, sarà possibile rientrare nei parametri di produzione previsti dai disciplinari delle DOC e DOCG del luogo diproduzione.

    L’ intervento ha comportato la riduzione della distanza sulla fila che consente di contenere le rese; accorciandoladistanzatralepiante,infatti,diminuisce,diconseguenza,lalunghezzadelcapoafruttoche,avendo un minor numero di nodi, avrà anche in minor numero di germogli e quindi di grappoli che saranno, però, meglio distribuiti sulle unità produttive e non risentiranno eccessivamente della disomogeneità di maturazione tipica delle potature lunghe. Tale intervento, consente anche la gestione del vigneto con eventuali sistemi di potatura corta. Unità produttive corte, infatti, limitano i kg di produzione per unità produttiva e, dunque, le rese ad ettaro e garantiscono migliori caratteristiche carpometriche del grappolo, con un rapporto buccia/polpa inferiore rispetto a quello ottenuto con sistemi di potatura lunga. Inoltre, queste, attenuano la naturale acrotonia della vite garantendo una produzione qualitativamente omogenea (acidità, pH, ° Brix) lungo il capo a frutto, cosa che non si verifica con sistemi di potatura lunga. Tutto ciò, pur avendo comportato una diminuzione delle rese produttive ad ettaro, ha migliorato il potenziale enologico delleuve.

    Successivamente,latitolare,agronomo,nelcorsodelsuoiteruniversitarioepost,hamaturatolapassione perlaviticolturaedhadecisodidarevitaaqualcosachefosseespressionedituttociòchequotidianamenteinveste in campo e, nel 2006, ha cominciato a vinificare parte della produzione aziendale con la conseguente nascita dell’Azienda “TORRE AORIENTE”.

    L’azienda viticola, ultra secolare, ormai completamente ammodernata, si estende su una superficie di terreno di circa 10 Ha. I vigneti aziendali, tutti di proprietà, sono oggi costituiti da impianti a controspalliera, allevati a Guyot semplice, Guyot Bilaterale e Cordone Speronato, tutti regolarmente iscritti alle D.O.C. Taburno e Sannio con presenza di monovitigni di aglianico e falanghina. Gli allevamenti sono condotti con sistemi di lotta antiparassitaria integrataabassoimpattoambientale;iterreni,risultanodimedioimpasto,conbuonaprevalenzadischeletroepH tendenzialmente alcalino, sufficientemente dotati in micro e macroelementi, tenuti nel giusto equilibrio con un corretto piano di concimazione ed una adeguata gestione della chioma.

    Lamaggiorpartedegliappezzamentivitatibeneficianodiunabuonailluminazioneduranteleorediluce,ciòconsente una corretta efficienza fotosintetica della parete fogliare che si traduce in una corretta maturazione delle uve con un ottimoapportodisostanzearomatiche.L’aziendaèsedediricercaconcampisperimentaliperlostudiodellacorretta gestione della chioma, della natura geo-pedologica dei suoli e gli effetti dell’inerbimento, spontaneo o artificiale: il tuttocorrelatoallasceltadellemiglioristrategieaziendaliperl’innalzamentodellostandardqualitativodelleuveedel relativo potenziale enologico, perché…un buon vino si fa in vigna prima che incantina.

    La tipicità delle uve, il rispetto dell’ambiente e del territorio, la passione per un’arte millenaria unita all’utilizzo di tecnologie enologiche all’avanguardia rappresentano i punti di forza della produzione di Torre A Oriente che garantisce la qualità, la salubrità e la genuinità dei prodotti aziendali e la tutela del consumatore attraverso un sistema di rintracciabilità.

    Bottiglie prodotte 110.000 

  • Azienda Agricola Elio di Franco Venica

    [SE:venica]

    Vendemmia a mano

    VINI BIOLOGICI

    L’azienda agricola ELIO si trova nel vecchio borgo rurale di Grupignano, a Cividale del Friuli città Patrimonio UNESCO. Fin dagli anni  ’50 storia e memoria si incontrano in una  passione che tiene legato il vecchio con  il nuovo, i padri ai figli e poi ai nipoti, in una continuità ideale di tradizione e  innovazione. L’azienda è condotta da Franco Venica e dal nipote Alberto, competenti ed appassionati viticoltori che mantengono viva la tradizione vitivinicola della famiglia.. Ora, come sempre, l’azienda ELIO rivolge la massima cura all’ ambiente e  alla sua biodiversità perché il rispetto e  l’equilibrio danno sempre buoni frutti L’attenzione e la cura per l’ambiente sono un tassello fermo della filosofia aziendale, infatti la produzione a bassa resa per ettaro è in BIO dal 2015. Il lavoro totalmente manuale, partendo dalla vendemmia e procedendo con la pressatura con i torchi in legno, si arricchisce di nuove metodiche di lavorazione nel vigneto e in cantina. Le singole azioni imprimono a tutta la filiera una forte connotazione tradizionale e nel contempo innovativa da cui nascono vini caratteristici, eleganti ed equilibrati capaci di esprimersi al meglio anche nel lungo periodo. 

    VINI ROSSI:

    Le viti più antiche “le vecchie signore” custodiscono il segreto dei nostri vini rossi Merlot e Cabernet  franc dal  carattere deciso ed elegante. Un ruolo speciale lo riveste il“RUBEST”, ottenuto da uve Carmenere, e di alcuni antichi  biotipi di Cabernet  franc, tradizionalmente  coltivati dalla nostra famiglia e vinificato in purezza. Concludono  la selezione il Rosato, ottenuto da un blend di Merlot e Cabernet franc  e il  “FIÂR”, risultato dell’affinamento in legno del RUBEST.

    VINI BIANCHI

    Il Friulano, per noi ELIO BIANCO”, simbolo della produzione tradizionale del territorio, assume un ruolo centrale.  Al Sauvignon viene riservata una particolare cura, vista la grande vocazione della zona. Testimone di una di una tradizione forte e ancora viva è il Verduzzo  friulano nella versione passata,“MELISSOS”. La gamma dei vini si completa con varietà più classiche quali Pinot Grigio e Chardonnay.

  • Azienda Agricola Fratelli Pavia

    [SE:fratelli_pavia]

    Piú di un secolo d’amore.
    L’Azienda Fratelli Pavia nasce da una lunga tradizione familiare nella viticultura: giá a fine ‘800 nonno Michele ed i suoi fratelli coltivavano i vigneti ad Agliano, nel cuore del Monferrato, zona di produzione di alcuni dei migliori rossi piemontesi, ed in particolare della Barbera. Numerosi clienti dal Piemonte e dalla Lombardia si recavano alla Cascina Pavia per acquistare la loro botte di vino. Con l’avvento dei figli, Carlo e Giovanni, e con l’acquisto di vigneti da chi preferiva lasciare la dura vita di campagna, l’azienda ha incrementato la superficie con vigneti nelle posizioni migliori del comune di Agliano con le caratteristiche di terreno e esposizione per la produzione di grandi rossi corposi che esprimano al massimo il territorio.
    Oggi siamo alla terza generazione. I due figli Cesare e Michele sono entrati in azienda raccogliendo la passione e lo spirito per il lavoro dei padri, la conduzione familiare permette il controllo completo del ciclo di produzione, dal vigneto alla cantina, sempre con l’intento di realizzare produzione limitate, che rispecchino l’andamento della stagione, e che siano la massima espressione del territorio.


    Le nostre vigne.
    Giá dal 1901 la nostra famiglia coltiva vigneti all’estremo lato meridionale del Monferrato, nel comune di Agliano Terme nella zona definita come il triangolo d’oro della Barbera d’Asti. Estesa su di una superficie di circa 20 ettari di terreno, di cui 10 coltivati a vigneto, dai quali si ottengono uve di qualitá eccellente e vini di grande bontá e naturalezza.
    Negli anni abbiamo ampliato i nostri vigneti siti nelle zone migliori del comune di Agliano, cercando tra le colline con le migliori esposizioni, e caratteristiche del terreno ottimali per la produzione di grandi rossi da invecchiamento.
    La conduzione di tipo famigliare consente all’Azienda di mantenere un ciclo produttivo di elevato standard. L’intera lavorazione, dalla potatura alla vendemmia, é realizzata a mano. Questo garantisce una produzione limitata, ma ben definita, di vini di grande carattere. L’amore per la terra e il rispetto per le tradizioni si mantengono inalterati nel tempo con l’utilizzo della difesa antiparassitaria guidata. Pochi trattamenti all’anno, realizzati con prodotti a base di rame, senza uso di concimi chimici o prodotti sistemici.
    Quasi tutti i nostri vigneti sono inseriti nella zona Rossa dell’Unesco ovvero nel cuore dei vigneti riconosciuti come patrimonio dell’umanità.

    La nostra cantina.
    La nostra cantina è interrata, in modo da avere la giusta temperatura in ogni periodo…naturalmente. Qui accanto alle attrezzature più moderne per la vinificazione, abbiamo le nostre antiche botti di rovere e le barrique dove riposano i nostri vini, ogni anno il nostro bottaio di fiducia provvede alla loro manutenzione e pulizia, la zona imbottigliamento è dotata delle macchine più moderne per riempire con cura e senza stress per il prodotto le vostre bottiglie.

  • Azienda Agricola La Chiocciola

    [SE:la_chiocciola]

    L’azienda agricola “La Chiocciola” è stata fondata nel 2000 e sin dall’inizio si è occupata della ricerca e della valorizzazione di prodotti di eccellenza italiani, trovando nello zafferano la punta di diamante delle produzioni nazionali. Dopo anni di ricerca, siamo giunti alla realizzazione del nostro sogno che e’ quello di creare uno zafferano purissimo, totalmente naturale, unico.
    Coltivati su terreni dalle caratteristiche pedoclimatiche particolari i nostri zafferaneti producono una spezia straordinaria per aroma, sapore e saturazione di colore, a questo aggiungiamo solo la nostra passione e la cura maniacale nella lavorazione, tutta manuale.
    Il matrimonio di tutti questi ingredienti genera una spezia eccezionale con aroma floreale persistente e mai aggressivo dal colore straordinario e dal gusto potente e deciso.
    La tostatura del nostro zafferano viene eseguita solo ad aria calda senza l’aggiunta di aromi lignei o affumicazioni.
    Analizzato dall’Università di Milano ha prodotto i risultati che brevemente si possono riassumere in una concentrazione di principi attivi superiore del 30-35% sui valori base per aver il riconoscimento della 1ª categoria (su tre esistenti).

  • Azienda Agricola La Masera

    [SE:la_masera]

    La Masera nasce a Settimo Rottaro, zona del Canavese (territorio a nord della provincia di Torino, al confine tra Valle d’Aosta e biellese), nel 2005 da un gruppo di amici che da bambini si confidavano l’un l’altro che sarebbe stato bello, un giorno, poter produrre l’Erbaluce Passito, un prodotto “magico” che si narra nato proprio dalle mani sapienti dei contadini locali e che, nelle sere d’autunno, i nonni e genitori li portavano a vedere ed assaggiare.

    Sono passati molti anni, ognuno ha compiuto il suo percorso, sia di vita familiare che professionale, ma un giorno si sono ritrovati a riparlare del loro sogno: come se il tempo non fosse passato, con la stessa spensieratezza con cui, tanti anni prima, parlavano dei loro progetti. Il tempo per realizzare quel sogno era finalmente arrivato.

    E allora, con passione, tenacia, impegno e molta allegria, hanno costruito La Masera. E sicuramente molta di questa passione e di questa energia si trova nel loro prodotto … qualche traccia del sogno arriva anche a chi sceglie di degustare i vini La Masera.
    L’azienda conta oggi una superficie vitata di circa 5 ettari, con impianti a pergola ed a filari compresi nella delimitazione per la Denominazione di Origine Controllata e Garantita dell’Erbaluce di Caluso - vitigno autoctono che in questa area trova la massima espressione qualitativa - e vinifica in proprio in una cantina professionale nel Comune di Piverone (TO).

    I vitigni trattati sono: erbaluce, barbera, freisa, vespolina, neretto, nebbiolo. Le punte di diamante de La Masera sono rappresentate dalle produzioni basate sull’Erbaluce: il passito, i bianchi fermi e lo spumante metodo classico, anche nella versione pas dosé. Vengono anche prodotti alcuni vini rossi D.O.C., di cui due in purezza, il Canavese Barbera ed il Canavese Nebbiolo e due, il Canavese Rosso ed il Canavese Rosato, ottenuti da diverse tipologie di vinificazione. La produzione è arricchita dallo spumante metodo classico rosé.

    Principali riconoscimenti:
    • Inserimento in Guida Gambero Rosso
    • International Wine Awards – “5 Star Wines of Italy”
    • Decanter World Wine Awards
    • “Maestro del Gusto 2017-18” – CamCom Torino & Slow Food
    • Vino da non perdere e doppia Corona Guida Vini Buoni d’Italia & Wine Lowers
    • Tra i migliori 10 vini del Piemonte per Touring Club
    • Grande Esordio Guida Veronelli
    • Inserimento in Guida L’Espresso
    • Inserimento in Guida Bibenda
    • Inserimento in Guida AIS VITAE
    • “Top Hundred 2016” Guida Paolo Massobrio
    • Inserimento Guida GoWine
    • Inserimento in Guida Luca Maroni
    • Inserimento in Guida Gilbert&Gaillard
    • Inserimento in Guida Wine Meridian – “Italian wines in the world”

  • Azienda Agricola Monteremellino

    La zona collinare offre sicuramente la produzione più esaltante del territorio modenese. I terreni sono particolarmente vocati alla viticoltura offrendo prodotti qualitativamente superiori. La presenza capillare di piccoli produttori strettamente legati alla propria terra è un'ottima garanzia per la difesa del territorio e delle tradizioni; il duro lavoro di chi deve operare su terreni a forte inclinazione contribuisce da un lato a mantenere inalterato nel tempo il caratteristico paesaggio, dall'altro a radicare sempre più la vinifcazione del prodotto principe di questa terra il "Grasparossa".
    L'Azienda Agricola Monte Remellino, sempre attenta al massimo rispetto per l'ambiente non utilizzando diserbanti e seguendo le leggi europee per un basso impatto ambientale, già da tre generazioni offre alla propria clientela i prodotti d'eccellenza della viticoltura modenese: il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro e l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.
    Il vigneto Monte Remellino Azienda Agricola è situato sulle colline dell'appennino modenese, nel comune di Castelvetro.

    Azienda a conduzione familiare già da tre generazioni, vocata alla viticoltura con produzione di LAMBRUSCO GRASPAROSSA, PIGNOLETTO, ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE di Modena e CONDIMENTI BALSAMICI.

    Le cure costanti e meticolose di tutte le fasi di produzione conferiscono ai prodotti una qualità esclusiva garantita.

  • Azienda Agricola Padroggi " la Piotta"

    [SE:padroggi_la_piotta]

    “IL VINO È LA POESIA DELLA TERRA.”

    L’AZIENDA

    La nostra azienda agricola “La Piotta” si trova nel cuore dell’Oltrepò, a Montalto Pavese, in un’area particolarmente vocata alla produzione di vini e spumanti di pregio.
    Il nome “Piotta” deriva molto probabilmente dagli insediamenti piemontesi del luogo (la zona era una provincia del Piemonte) iniziati già a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, e significa “pietra”, di cui il suolo è ricco. Sulle vecchie carte è poi riportato il nome originale “Piota” al quale abbiamo dedicato la nostra linea di maggior pregio e la cui produzione è limitata alle annate migliori.

    “La Piotta” è stata fondata nel 1985 dal nonno Luigi, seguendo le orme della famiglia Padroggi dedita da generazioni al mondo vitivinicolo. L’età media dei nostri vigneti attualmente presenti è di circa 30 anni e ciò permette la produzione di vini bianchi dai profumi intensi e persistenti e di vini rossi corposi e ben strutturati. A testimonianza dell’amore per le tradizioni e per il nostro territorio sono ancora esistenti e produttivi nove filari di Pinot Grigio impiantati nel 1930. Nel corso degli anni si è arrivati ad avere una superficie aziendale di 15 ettari interamente vitati, la produzione annua è di circa 70.000 bottiglie e l’intero ciclo produttivo, dalla vite alla bottiglia, avviene in azienda ed è personalmente curato dalla famiglia, ormai da generazioni dedita alla coltivazione della vite e alla produzione del vino.
    Il fondatore dell’azienda, nonno Luigi, e successivamente i suoi figli Gabriele e Mario hanno dedicato la loro vita a far nascere e crescere l’azienda e da poco è entrata a far parte della gestione de “La Piotta” anche la terza generazione di vignaioli: i giovani Enrico e Luca affiancano infatti i loro padri nella parte tecnica, produttiva e commerciale, sempre sotto l’attenta supervisione di Luigi. La loro volontà è quella di proseguire il percorso iniziato dal nonno, apportando alla cantina nuove idee sia dal punto di vista dell’immagine che della produzione.
    La nostra famiglia vi aspetta tutti i giorni, domeniche comprese, per l’assaggio dei vini e, su prenotazione, potrete anche degustare salumi e prodotti tipici locali accuratamente selezionati. Presso l’azienda offriamo ospitalità gratuita anche ai camper fornendo acqua e luce, e a circa un chilometro si trova un’area camper attrezzata.

     

    IL TERRITORIO

    Il territorio dell’Oltrepò Pavese conta una superficie di circa 12.000 ettari vitati ed appartiene amministrativamente alla provincia di Pavia, collocandosi esattamente al confine Sud della regione Lombardia.

    La sua forma ricorda un triangolo, incuneato fra Piemonte, Liguria ed Emilia. Le colline dell’Oltrepò offrono un continuum paesaggistico di grande attrattiva e rappresentano la terza area italiana più estesa per superficie investita quasi completamente a vite e con produzioni prevalentemente a denominazione. La varietà del territorio, la vicinanza del mare e la presenza di fiumi e torrenti influiscono sul clima, mite e temperato, con ottime escursioni tra notte e giorno soprattutto nel periodo estivo. I suoli molto vari sono composti da: marne, calcari arenacei e gessi, così come sabbia e argilla. Tutte queste caratteristiche rendono l’Oltrepò Pavese un’area vocata alla produzione di Pinot Nero (quasi 3.000 ettari vitati) e di spumanti ottenuti da questa nobile uva. Altre varietà cardine della storia di questo territorio sono Riesling e Bonarda, due uve che in questa regione danno vini di chiara identità e carattere.
    Il territorio dell’Oltrepò è attraversato dal 45° parallelo Nord, il famoso “parallelo del vino” che percorre le zone più vocate alla viticoltura, come il Piemonte, la zona di Bordeaux e l’Oregon.

     

    AGRICOLTURA BIOLOGICA

    Dopo molti anni di coltivazione a basso impatto ambientale, dal 2005 è arrivata ufficialmente la certificazione “da agricoltura biologica” per i nostri vini e spumanti.

    Quella biologica è un tipo di agricoltura che ha due obiettivi strettamente connessi: salvaguardare la salute della Terra e nello stesso tempo quella dei suoi abitanti, che dei prodotti agricoli si nutrono.
    Agricoltura biologica è quindi sinonimo di agricoltura sana e pulita e ciò significa eliminare pesticidi, insetticidi, erbicidi e concimi di sintesi chimica in tutte le fasi di lavorazione, produzione, trasformazione e conservazione del prodotto.
    Grazie a questa attenzione per la natura, si ottiene un prodotto genuino, sano e naturale che fa riscoprire i veri profumi e sapori del vino.
    L’intera superficie dell’Azienda Agricola “La Piotta” della famiglia Padroggi è disciplinata dal regolamento CE 834/2007 e certificata da BIOS, ente di controllo sulle produzioni biologiche autorizzato dal Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
    I nostri vini contengono valori minimi di solfiti, grazie al fatto che l’uva impiegata per la vinificazione è davvero sana e di qualità. Il risultato è quindi un vino molto fruttato e ricchissimo in aromi.
    Dal 2015 ai nostri vini si è aggiunta anche la certificazione “vegan”.
    La nostra azienda è entrata a far parte del nuovo marchio Grandi Vigne, esclusiva di “Iper, La grande I”, che ha aperto la strada a una nuova gamma di vini prodotti con uve da agricoltura biologica.
    La filosofia di Grandi Vigne, costruita negli anni, etichetta su etichetta andando a caccia di piccole perle enologiche italiane lungo lo Stivale, tra poderi familiari di alta qualità e cantine d’avanguardia, sul filo della tracciabilità e della salvaguardia dei vitigni autoctoni regionali, ha voluto rispondere a quei cultori del vino che lo vivono soprattutto come un alimento, da portare in tavola tutti i giorni, all’insegna della naturalità. Per noi è motivo di grande orgoglio essere stati selezionati per entrare a far parte di questo importante progetto.
    I vini “La Piotta” scelti per questa nuova linea di prodotti sono Bonarda e Riesling Oltrepò pavese Doc.
    Al momento, per legge, non si può ancora parlare di vino biologico, ma i prodotti Grandi Vigne sono i primi in Europa che Icea, organismo di controllo ufficiale autorizzato dal MIPAAF, garantisce con l’innovativo certificato “Biolwine”.
    Nel 2013 siamo entrati a far parte della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, che ha lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. La FIVI raggruppa viticoltori che soddisfano i seguenti criteri: 1) il vignaiolo coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la propria responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta; 2) il vignaiolo rinuncia all’acquisto dell’uva o del vino a fini commerciali. Comprerà uva soltanto per estreme esigenze di vinificazione, in conformità con le leggi in vigore; 3) il vignaiolo rispetta le norme enologiche della professione, limitando l’uso di additivi inutili e costosi, concentrando la sua attenzione sulla produzione di uve sane che non hanno bisogno del maquillage di cantina. Per questi motivi, siamo orgogliosi di essere parte di un ente importante che finalmente restituisce all’uva ed al vino un ruolo di protagonisti.

                   

                                    

  • Azienda Agricola Pupillo

     [SE:azienda_agricola_pupillo]

    LA STORIA

    L'azienda Agricola Pupillo è stata fondata nel 1909 occupando l’estensione del Feudo Targia, luogo ricco di reperti di epoca greca, romana, araba e normanna, oggi inserito nel Parco Archeologico delle Mura Dionigiane. I fertili e variegati suoli della Targia hanno sempre contribuito a produzione agricole di eccellenza, diventando rinomati anche per la produzione di vini di grande qualità. Nino Pupillo ha dedicato più di venti anni della sua vita a dare nuova vita alla produzione vitivinicola di Targia. Incoraggiato e supervisionato da numi tutelari del calibro di Gino Veronelli, Carlo Hauner e Giacomo Tachis, diede vita negli anni ‘90 alla sua prima etichetta, il moscato passito Solacium. La missione di coltivare e rivitalizzare il moscato bianco a Siracusa è adesso nelle mani dei suoi figli, Carmela e Sebastiano, impegnati anche sui nuovi fronte dell’innovazione e della sostenibilità ambientale.

    L'AZIENDA

    Le proprietà della famiglia Pupillo si trovano a poca distanza da Megara Hyblaea, una delle prime colonie greche in Sicilia, nei pressi dei resti dell’Eurialo, fortezza eretta nel V secolo a.C. facente parte delle Mura Dionigiane. L’azienda occupa oggi cento ettari di terreni in parte vulcanici e in parte calcarei. I vigneti di  Moscato, Catarratto, Nero d’Avola e Cabernet Sauvignon prosperano in zone caratterizzate da differenti condizioni pedoclimatiche: un’oasi verde che scende verso la costa, battuta dalla brezza marina e bagnata dalle limpide acque della Val d’Anapo portate dall’acquedotto Galermi dopo un viaggio sotterraneo di ben 40 km.

    LA FAMIGLIA

    Forte di una laurea in scienze agrarie, conseguita a Pisa negli anni ‘70, Nino è stato certamente il primo della famiglia a cogliere l’importanza delle “buone pratiche” in agricoltura: rispetto della biodiversità, utilizzo di prodotti organici, costante monitoraggio dei suoli e delle acque. Non solo, fu grazie al suo intervento che la DOC Siracusa tornò finalmente produttiva e non più relegata al ruolo di cenerentola delle denominazioni siciliane. Nel 2011 la denominazione è stata ampliata in modo da includere altre varietà autoctone al suo interno, come il Nero d’Avola. Carmela, fotografata con Nino durante il suo tirocinio nei vigneti, incarna la quarta generazione al lavoro sui terreni di Targia. Insieme al fratello Sebastiano e a una squadra affiatata, deve adesso affrontare il non facile compito di reimmaginare la Targia per le generazioni future.

    VISION

    La missione di Cantine Pupillo è quella di traghettare la produzione vitivinicola siracusana da un glorioso e ben documentato passato nel mercato di oggi e in quello, ancor più competitivo, di domani. La riscoperta della DOC Siracusa ha avuto inizio a Targia, dove questa denominazione è rinata a partire dagli anni ‘80 dalle ceneri di un oblio ormai quasi definitivo.  Gli sforzi compiuti dalla nostra azienda agricola negli ultimi quarant’anni vanno tutti nella direzione di una crescita sostenibile dei vigneti, con il minor impatto possibile sulla vegetazione circostante. Questa filosofia di fondo si traduce nell’uso esclusivo di prodotti ammessi in agricoltura biologica, così che le api possano prosperare e siano gli stessi fiori selvatici a concimare il terreno dopo essere stati tagliati. Ma ovviamente c’è ancora tanto da fare in questa direzione.

    I VIGNETI

    LE MARETE

    Questa vigna di Moscato è il cuore della nostra produzione vitivinicola. Ben visibile all’ingresso della proprietà, il più assolato dei nostri vigneti è anche il più complicato da irrigare e da attraversare con i mezzi agricoli a causa degli spuntoni di roccia che fuoriescono dal sottile strato di terreno calcareo su cui è piantato. Da queste viti, in produzione da più di vent’anni, nascono i nostri portabandiera: il passito Solacium, il bianco secco Cyane, il demi-sec Pollio e la nuova etichetta Damarete, un bianco macerato di recentissima introduzione. Nella medesima zona ha trovato casa anche uno dei nostri progetti sperimentali: un piccolo vigneto di Moscato Bianco ad alberello all’interno del giardino dell’antico convento.

    SENIE

    Sebbene rinomata per i moscati, la zona di Targia presenta anche una curiosa collinetta vulcanica al suo interno, salendo verso i resti della fortezza chiamata Eurialo costruita dai coloni greci intorno al 400 aC. È proprio questa inusuale presenza di terreno vulcanico a dare al Nero d’Avola e al Cabernet Sauvignon quella spinta che li rende memorabili nel panorama dei rossi del sud-est siciliano. Nel vigneto di Senie è piantato anche tutto il nostro Catarratto, uno dei vitigni autoctoni più rilevanti nonché il più utilizzato in assoluto nei vini bianchi dell’isola. Su questa collina che domina la costa a nord di Siracusa la brezza marina fornisce l’ingrediente definitivo della ricetta perfetta alla base dei nostri vini.

    MULINO

    Il vigneto del Mulino riassume tutte le piccole grandi magie della Targia, ovvero una combinazione unica di terreni variegati, vicinanza del mare, vegetazione spontanea e acque di sorgente portate qui direttamente dai coloni greci attraverso la Val d’Anapo. Acque che prima di bagnare i filari si riversano in un’antica vasca di raccolta chiamata “gebbia” dagli Arabi. Custode del vigneto è un antico mulino che, secoli or sono, contribuiva alle numerose produzioni del villaggio. La leggenda del Moscato di Siracusa non poteva che nascere qui, dove Nino Pupillo innestò le prime viti, le più rigogliose e mature che abbiamo.

  • Azienda Agricola Stefano Spinelli

    [SE:azienda_agricola_stefano_spinelli]

    In un contesto agricolo di 17 ettari costituito da olivi, pascolo e bosco, situato su una collina che domina il nostro tipico paesaggio toscano, si trova una colonica in pietra che risale al 1700. Nella corte antistante un vecchio fienile e più in basso verso la campagna una vecchia stalla immersa nel verde. Questo l’insieme perfetto che io, Stefano, immaginavo per coronare il mio sogno di bambino: “Realizzare un’azienda agricola”.

    La ristrutturazione è partita con il rifacimento della vecchia stalla, partendo dalla struttura preesistente e adottando soluzioni di nuova concezione per accogliere al meglio il gregge di pecore, che conta ad oggi quasi duecento capi. Essendo sempre stato sensibile e rispettoso riguardo la questione “impatto ambientale”, ho realizzato un impianto fotovoltaico da 20 Kw perfettamente esposto sulla falda sud della stalla, un articolato impianto di depurazione basato sul principio dei fanghi attivi e della fitodepurazione, una caldaia a cippato alimentata con gli scarti vegetali dell’azienda stessa.

    Il vecchio fienile è stato trasformato in un piccolo, ma efficiente, frantoio tecnologicamente dotato per produrre il mio olio biologico sia da oliva intera che denocciolata.

    L’edificio principale, dopo un lungo e attento restauro, è tornato a nuova vita pur mantenendo il suo carattere di origine. Al piano campagna ho progettato e realizzato il caseificio dove viene conferito il latte prodotto dal gregge per essere trasformato in ricotta, yogurt, formaggi freschi e stagionati. La stagionatura è fatta in una vera grotta in pietra recuperata dal restauro.

    Ho pensato di denominare i miei prodotti caseari “Du’ Passi”, modo di dire che in Toscana usiamo per definire qualcosa di estremamente vicino, poiché ho restaurato sopra il caseificio anche la mia abitazione.

    I prodotti della mia azienda agricola possono essere acquistati e gustati nella bottega adiacente il caseificio, “La Dispensa”, dotata di cucina professionale e forno a legna, offre l’opportunità di gustare piatti della cultura toscana, taglieri di salumi e formaggi, focacce ripiene con particolare attenzione alle materie prime che ho selezionato direttamente nelle aziende del nostro territorio e nel rispetto della stagionalità.

    Il lato est della colonica in pietra è stato destinato a B&B: su due livelli, con ampio soggiorno con camino per le cene e per le colazioni e quattro camere con bagno. Infine, un giardino che si affaccia sulla vallata e che fa da cornice a “L’Aia”.

    La Stalla
    La stalla può ospitare fino 300 capi, ad oggi conta 150 pecore e circa 50 agnelli.
    Le pecore sono di razza Assaf e vengono allevate per la produzione di latte perseguendo una gestione moderna con forti riferimenti al passato, infatti la monta avviene in maniera naturale e gli agnelli vengono allattati dalle mamme fino allo svezzamento.
    Per quanto possibile per la cura dei capi vengono utilizzati medicinali omeopatici.
    Il Caseificio
    Il mini-caseificio trasforma solo latte aziendale, realizza vari prodotti tra cui formaggi freschi, stagionati e yogurt. La stagionatura viene realizzata in una grotta a sassi e mattoni.
    Il Frantoio
    Frantoio due fasi a ciclo continuo con spremitura a freddo, con capacità nominale di lavorazione 5 qli/h, dotato di separatore di nocciolino per recupero sia della sansa che del nocciolino. Sansa che viene o sparsa negli oliveti come ammendante o come integrazione dell’alimentazione delle pecore. Il nocciolino invece utilizzato insieme al cippato come materiale da utilizzare per alimentare la caldaia a biomassa per la produzione di acqua sanitaria e riscaldamento.

  • Azienda Agricola Tamburino Sardo

    [SE:tamburino_sardo]

    Azienda
    L'Azienda Agricola Tamburino Sardo di Adriano Fasoli e Figli è una azienda a conduzione familiare. Essa è situata nella zona più alta di Custoza, denominata Tamburino Sardo, esattamente dove fu colpito l'eroico Soldatino narrato da De Amicis.
    Qui il Custoza D.O.C. si riconosce a naso. Un "Bianco" più volte premiato, frutto dell'amore e della passione per la terra della nostra gente e di un accurato metodo di lavorazione: la vendemmia, infatti, è curata personalmente dalla famiglia Fasoli e viene selezionata a mano in tre momenti diversi secondo il clima e la maturazione raggiunta. Amiamo il nostro lavoro, la nostra terra e i frutti che essa produce.
    Le forme di impianto della vite (a cordone speronato e la classica pergola veronese) godono tutte di una particolare esposizione al sole.
    Anche per questo motivo nella cantina dell'Azienda Agricola Tamburino Sardo si produce una varietà di "squisito nettare": partendo dal Custoza D.O.C., per passare poi al Bardolino, al Bardolino Chiaretto, al Tamburello Bianco e Rosato, fino ad arrivare agli spumanti Dolci o Brut come il "Moschetto" o il "De Amicis", per finire con lo Chardonnay del Veneto. L'Azienda Agricola Tamburino Sardo è da anni tappa obbligata per chi ama il Buon Vino: prodotto con amore, sapienza e conoscenza del territorio.
    La gamma della produzione si è arricchita da qualche anno della linea della Valpolicella (Amarone, Valpolicella Ripasso, Valpolicella Superiore), grazie all’unione di Giuliano e Manuela e al loro desiderio di continuare il lavoro del padre di quest’ultima, da sempre produttore della zona della Valpolicella storica, sulle colline di Marano.

    Storia
    Quante volte nei secoli il "bianco" fu lodato e quante volte meritò l'omaggio dell'arte. Già in epoca etrusca e romana sulle colline moreniche sud-orientali del Garda si coltivava la vite.
    Alla fine del secolo scorso gran parte dei nostri vigneti vennero colpiti da un'epidemia proveniente dal Nord America e andarono distrutti.
    Per combattere tale epidemia venne messa in atto una vera e propria rivoluzione varietale con l'introduzione di nuovi cultivar.
    Così accanto al Trebbiano e alla Garganega, comparvero il Tocai, il Cortese, la Malvasia, il Riesling italico.
    Fu una scelta vincente perchè proprio dal felice adattamento dei nuovi vitigni nasce la qualità del Custoza, un vino di colore giallo paglierino, profumato, leggermente aromatico con un sapore morbido e delicato, di giusto corpo, con un retrogusto leggermente amarognolo.
    Ma Custoza è anche una bella pagina di storia risorgimentale nazionale.
    Il valore leggendario delle battaglie del 1848 e 1866 suscita ancora ammirazione e gratitudine.
    Terra difesa col sangue di valorosi soldati, ricordiamo il racconto dell'eroico Tamburino Sardo, che il 24 luglio 1848 portò a termine, sotto il fuoco del nemico, l'importante missione ordinatagli dal suo capitano e salvò così la truppa assediata dagli austriaci in una cascina sulle colline di Custoza, divenuta poi "del Tamburino Sardo".

    I nostri terreni
    Custoza è una terra generosa, di suggestioni paesaggistiche, di beni culturali tutti da scoprire e soprattutto di raffinate uve. Non per caso infatti, il vino è da sempre l'espressione di questo lembo di terra, delle sue caratteristiche, del suo carattere.
    Merito anche del clima di cui gode: le terrazze di queste colline moreniche sono lambite dalle correnti d'aria del lago di Garda le quali contribuiscono a creare un prodotto morbido, vellutato fresco e leggero: un vero incanto.
    I terreni sono assolutamente ideali per la coltura della vite che, unita all'attaccamento alla terra e al sapiente lavoro del uomo in vigna e in cantina, determinano la personalità del "Custoza", riconosciuto dal disciplinare di produzione con la Denominazione d'Origine Controllata.
    Inoltre, nel 1972 è stato costituito il "Consorzio di Tutela del Vino di Custoza" con l'obiettivo di difendere la viticoltura nella zona d'origine, coordinare le fasi di produzione, nonchè promuovere l'immagine e il consumo del Custoza.
    Tutte le partite di vino dei produttori associati al Consorzio, vengono controllate prima dell'imbottigliamento e solo dopo le dovute analisi viene concesso l'uso del marchio sulla bottiglia: una garanzia di serietà e di qualità per il consumatore.

    La cantina
    Custoza è una terra generosa, di suggestioni paesaggistiche, di beni culturali tutti da scoprire e soprattutto di raffinate uve. Non per caso infatti, il vino è da sempre espressione di questo lembo di terra, delle sue caratteristiche, del suo carattere.
    Merito anche del clima di cui Custoza gode: le terrazze di queste colline moreniche sono lambite dalle correnti d'aria del lago di Garda le quali contribuiscono a creare un prodotto morbido, vellutato fresco e leggero: l'incanto della nostra terra.
    I terreni sono assolutamente ideali per la coltura della vite che, unita all'attaccamento alla terra e al sapiente lavoro del uomo in vigna e in cantina, determinano la personalità del "Custoza", riconosciuto dal disciplinare di produzione con la Denominazione d'Origine Controllata.
    Inoltre, nel 1972 è stato costituito il "Consorzio di Tutela del Vino di Custoza" con l'obiettivo di difendere la viticoltura nella zona d'origine, coordinare le fasi di produzione, nonchè promuovere l'immagine e il consumo del Custoza.
    Tutte le partite di vino dei produttori associati al Consorzio, vengono controllate prima dell'imbottigliamento e solo dopo le dovute analisi viene concesso l'uso del marchio sulla bottiglia: una garanzia di serietà e di qualità per il consumatore.

  • Azienda Agricola Torricino

     [SE:torricino]

    La storia è quella di una terra ai margini degli eventi, il cui racconto è la continua lotta tra l'uomo e la natura, storia di antiche civiltà, di catastrofi naturali, e migrazioni; la storia di una terra aspra e spesso feroce; è la storia dell'Irpinia di cui ci sentiamo fieri ambasciatori.

    La filosofia si identifica in un valore forte e basilare, la lealtà verso il proprio territorio e la terra che si tramanda attraverso le generazioni a tutela di una identità culturale.

    L'Azienda Agricola Torricino è armoniosamente inserita nel panorama delle colline di Tufo e ritrova la scelta del nome dall'antica torre medievale che sovrastava il sito aziendale, lì a protezione del castello di Tufo; su una collina esposta a mezzogiorno a destra del fiume Sabato.

    La famiglia Di Marzo arriva a Tufo alla fine del XVII secolo e si fa subito artefice di una forte e viscerale interazione col paese. Oggi quella della famiglia Di Marzo è una storia di uomini e donne forti legati dall'amore per la terra, e la passione per la coltivazione della vigna assume continuità nel percorso-progetto di Stefano Di Marzo della Azienda Agricola Torricino.

    I  vigneti

    Fu Vitantonio Di Marzo a dare l'avvio ad un organica e razionale gestione delle vigne di famiglia, nei primi anni '70, reimpiantando i terreni ereditati da suo padre.

    Oggi Stefano, suo figlio, si occupa della gestione dell'azienda agricola di famiglia, in un territorio in cui è la natura dei terreni a fare la differenza. Tufo ha legato per anni la sua economia alle miniere di zolfo scoperte nel 1866 e questo spiega perché lo zolfo ed i suoi umori siano così radicati nella storia di questa terra, tanto da ritrovarne una nota sottile anche nel profumo del Greco.

    L'Azienda oggi produce:

    • Greco di Tufo su 5 poderi, dislocati in modo strategico nelle più vocate zone viticole di Tufo: Vignale, Ripa ai Corvi, Serrone, Torricino, Maurisi.

    • Fiano di Avellino in località Ventole, in Serra di Pratola.

    • Aglianico in località Lampenne nel comune di Montemarano.

    Le Nostre Vigne hanno oggi un'età compresa tra i sei ed i venticinque anni, con una densità per ettaro che sfiora i tremila ceppi nelle vigne più giovani. Gli allevamenti sono a guyot, reimpiantati su piede americano, dopo l'invasione della filossera.

    Si vendemmia manualmente tra la fine di settembre e gli inizi di novembre.

    "La prima regola riguarda la cura del Vigneto. La Terra fa parte della nostra vita ed il possederne una superficie ristretta ha favorito in noi un rapporto diretto ed immediato, per cui ci occupiamo della Terra come della nostra casa".

     La cantina è un insieme di luoghi, oggetti, tradizioni, filosofia, pratica enologica, formazione, storia, passato e futuro. E' luogo dei sapori forti e patria delle emozioni più profonde, che si arricchiscono dell'energie del terreno per trasmetterla al vino.

    E' il sogno di un'azienda nata in maniera tale da essere un laboratorio di ricerca, una fucina di innovazioni per comprendere e sorpassare la vecchia cultura del vino e fare di questo un prodotto della terra, legato al territorio, ma anche un ambasciatore di cultura nel mondo.

    Partendo dalla forza e dal valore della tradizione nel 2002, la famiglia ha deciso di valorizzare direttamente le uve delle sue vigne completando il ciclo produttivo con la trasformazione in proprio.

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  • Azienda Vinicola Cascina Del Colle

    [SE:cascina_del_colle]

    La nostra superficie aziendale si estende su circa 20 ettari di terreno, interamente di proprietà. Curare attentamente i nostri terreni è sempre stata una passione, condividerla con altri è un piacere.


    Nella nostra azienda agricola ognuno di noi ha la certezza che attraverso armonia, intensità e passione, un giorno arriveremo a far vivere momenti di gioia a tutte le persone del mondo.

    Ogni singola bottiglia, prima di lasciare la nostra cantina, viene controllata e numerata a mano sul fondo e accompagnata dal proprio certificato di possesso.

    Grazie a mio padre, da sessant'anni ogni componente della nostra famiglia si emoziona alla vista di vigne piene ed assolate e di uliveti rigogliosi a Sud della nostra collina, posta circa trecento metri sul livello del mare.

    Inverni rigidi ed estati calde ci donano ogni anno delle uve meravigliose che assieme al nostro amore per la terra e la passione in ciò che facciamo, si esprimono in un vino prodotto artigianalmente, messo in bottiglie numerate a mano, con la certezza che ognuna di esse farà assaporare alle persone momenti emozionanti ed esperienze di gioia uniche al mondo.

    In una terra mite e dura allo stesso tempo, ove l'asprezza della montagna si coniuga con la dolcezza del mare, nasce la nostra azienda, frutto di culto e tradizione della nostra famiglia contadina.

  • Biobacche Toscane

    [SE:biobacche_toscane]

    Il risultato è: colori, profumi e sapori dimenticati.
    Piacere e benessere al tempo stesso senza alcun conservante aggiunto.

    Chi sono?
    Andrea e Francesco approdano al progetto Biobacche toscane dopo esperienze professionali ed imprenditoriali in settori diversi, dal gioiello al vino, in contesti internazionali.
    Alla soglia dei cinquant’anni vengono stimolati dalla voglia di dedicare l’esperienza accumulata allo sviluppo di Biobacche Toscane – Benessere al Naturale.

    La territorialità toscana
    Sono partiti dalle bacche ricche di antiossidanti e vitamine. Gustose e rinfrescanti, trasformate in succhi non dolcificati né filtrati. Per la selezione dei frutti sono partiti dalla Toscana dove hanno piantato bacche di Goji che vengono così utilizzate fresche e con certezza della provenienza.
    L’olivello spinoso proviene da una coltivazione della costa toscana certificata
    Demeter.
    Mirtilli e Ribes arrivano dal parco dell’appennino modenese e da una cerchia
    ristretta di altri fornitori così come le Fragole.
    Le mele ed il loro succo arrivano da Montepulciano, nelle colline senesi.
    Le verdure arrivano dalla valtiberina (Sansepolcro), da Castiglion Fiorentino e
    dintorni.
    Per la lavorazione hanno sviluppato un metodo con l’aiuto e l’esperienze di due piccoli laboratori artigianali toscani.
    La ricerca dello Zafferano Bio li ha portati da un coltivatore in Valdichiana con il quale nella prossima stagione verranno sviluppati anche alcuni prodotti a base di Rosa Canina.

    “Km zero e, soprattutto, un gruppo di persone appassionate che ha unito in una piccola filiera interamente dedicata alla qualità dei sapori, dei profumi e all’integrità del gusto e delle caratteristiche nutrizionali di ciò che beviamo e mangiamo”

  • Birrificio Dei Perugini

    [SE:birrificio_dei_perugini]

    Il Birrificio dei fratelli Perugini è una giovane e piccola realtà umbra, che ha ereditato la passione per l’arte brassicola. Direttamente dal Mastro Birraio Thomas Bereiter, quella passione di fare birra in maniera completamente artigianale, usando solo materie prime selezionate, adatte alla riuscita delle sue birre rigorosamente di estrazione anglosassone.
    La passione per la tradizione, l’artigianalità dei suoi prodotti e uno standard di qualità elevato non sono di assoluto intralcio per uno sguardo al futuro con la sperimentazione di nuove birre e nuovi stili. L’augurio di questa giovane azienda brassicola è che i suoi clienti possano sempre gustare un prodotto fresco e di ottima qualità grazie al contenuto quantitativo annuo prodotto.

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